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Visualizzazione dei post da 2016

Un viaggio è pur sempre un viaggio

Anche quando è improvviso. Anche quando è vissuto su un autobus colmo di esseri viventi, respiranti, traspiranti e russanti. Anche se implica una sosta infinita sulla Salerno-Reggio Calabria. Anche se qualcuno passeggia nel corridoio stretto e male illuminato, per smaltire il calore eccessivo del riscaldamento, condizione assolutamente non modificabile per evitare lo schieramento armato di faide interne che potrebbero distruggere l'ecosistema viaggiante.  Un viaggio è pur sempre un viaggio. Anche se le fioche luci che ti permettevano di leggere il tuo romanzo senza rimetterci gli occhi vengono spente all'improvviso. Anche se il tuo vicino è un ragazzo sudamericano bellissimo che vuole fare conversazione in spagnolo, il che implica un tono di voce altissimo e quindi in disaccordo con le esigenze degli altri coinquilini viaggianti e traspiranti pronti a sbranarti se destati dal dormiveglia; mentre tu pensi che se non avesse almeno dieci anni meno di te gli lasceresti un bacio di

Il senso delle cose secondo il caso

Un incontro avuto da poco, mi ha ricordato che la presenza del caso è spesso evidente quanto beffarda. Essa ci consente, se non siamo troppo avidi, di godere momenti di intensa, pura e isolata felicità. Lo stesso incontro mi ha inoltre permesso, cosa ancora più apprezzata, di approfondire una riflessione che da tempo circolava nella mia mente e poi scivolava via, senza lasciare alcuna traccia. La riflessione, certamente sdoganata, sul senso comune della vita; sulla consapevolezza - del tutto post contemporanea - che esso non sia poi così comune ma piuttosto personale e individuale, e su come non sempre sia facile accettarla.  La storia di questo incontro e delle riflessioni che ne sono seguite inizia una mattina. La mattina di un giorno festivo mentre facevo colazione nel giardino di uno dei posti che amo di più nel mio quartiere. Quella mattina mangiavo un delizioso pezzo di crostata alle visciole e leggevo l’Internazionale, sapevo già che non avrei fatto molto di quella giornata

Da inguaribile Romantica a Polilovers

Credo di aver vissuto un'infanzia felice, se non è stata del tutto felice, è stata certamente molto allegra, e anche spassosamente turbolenta. Io avevo un vantaggio su tutti i bambini che mi circondavano, avevo due famiglie. Se fossero state meno chiassose e poco numerose sarei certamente una persona più calma e serena, ma non lo erano affatto. Non potrei dire con certezza se le mie due famiglie fossero infelici; ero molto distratta, troppo impegnata a farmi apprezzare dalle persone che mi circondavano, dal mio fidanzato del momento o dalle mie amiche di sempre.  Ma di una cosa sono certa, nelle mie due famiglie era opinione comune e diffusa che l’amore fosse una questione esclusiva e risolutiva tra due persone, le quali avrebbero trascorso insieme tutta la vita. A stento accettavano le separazioni e i cambiamenti; preferivano lamentarsi, litigare, disprezzarsi, tradirsi ma mai separare i loro destini uniti dal vincolo del matrimonio. Queste loro convinzioni provocarono in me

Le Visite di A.

Il doppio inizio Iniziò tutto durante un pomeriggio, con un aperitivo sul mare. Anzi no. Iniziò tutto durante una serata, con un messaggio. Anzi no. Iniziò tutto durante un pomeriggio con un messaggio che lessi una sera, mentre ero in vacanza a Marsiglia, e Luca accanto a me dormiva già. A. voleva intervistarmi, per chiedermi qualcosa di inerente al mio lavoro. Così scriveva. Ma cosa avrei mai dovuto raccontargli rispetto al mio lavoro di Storyteller Multimediale? Iniziò tutto da lì. Anzi no. Non iniziò niente allora, ma esattamente quattro mesi dopo. Quando Luca non dormiva più accanto a me, un altro messaggio, una sera, mi raggiunse, e si riprese quell'inizio perso. La scelta decisa Come ti dicevo, iniziò tutto con un secondo messaggio. Mesi successivi al primo. A. avrebbe dovuto compiere un azione che non realizzò e si rammaricava di questo. Così scriveva. E chiedeva di me. Dov'ero? Vivevo ancora nei paraggi? Sì, vivevo ancora nei paraggi, ma con tanti cambiamenti in atto.